I colloqui possono essere snervanti, ma possono anche fornire preziose informazioni sulla cultura e i valori di un'azienda. Com'è stato fare un colloquio con Hectre e hai avuto la sensazione di essere riuscito a farti un'idea di cosa significherebbe lavorare lì?

Brian: Il processo di colloquio presso Hectre è stato semplice, con un colloquio di selezione iniziale e un secondo colloquio per discutere delle mie competenze tecniche. Gli intervistatori sono stati davvero amichevoli ed entusiasti e ho lasciato il colloquio con la sensazione che Hectre sarebbe stato un ottimo posto in cui lavorare. Ho anche apprezzato l'opportunità di discutere delle mie competenze ed esperienze e di sentire come avrei potuto contribuire all'azienda.

Giulia: La prima cosa che mi ha colpito è stato come, nonostante si trattasse di uno stage di dieci settimane, venissi considerato come un futuro dipendente. Anche quando ho iniziato a lavorare in Hectre, mi sono sempre sentito trattato come un collega, cosa che ho apprezzato molto.

Nel complesso è stata un'esperienza fantastica, con persone amichevoli e competenti che mi hanno spiegato come si svolge una tipica giornata in Hectre, cosa avrei fatto e cosa fa l'azienda, il tutto è stato davvero interessante.

Le prime impressioni che abbiamo di un posto di lavoro possono spesso stabilire il tono dell'intera esperienza. Qual è stata la tua impressione iniziale di Hectre il primo giorno, e si è allineata con le tue aspettative iniziali?

Brian:Quando ho iniziato il tirocinio, mi aspettavo che Hectre fosse un posto in cui avrei potuto crescere e mettere in pratica le conoscenze che avevo acquisito finora, con colleghi disponibili e su cui poter contare.

Dopo aver incontrato tutti e aver scoperto di più su cosa fa Hectre e su cosa avrei fatto per contribuire, mi sono sentito davvero bene riguardo al mio ruolo ed ero emozionato di iniziare. È stato anche fantastico, dopo essere stato all'università, essere in un ambiente di lavoro reale. Infatti, ha effettivamente superato le mie aspettative.

Giulia: In realtà non ho visto l'email sull'arrivo in ufficio lunedì fino a domenica sera. Quindi, ero un po' in preda al panico, cercando di capire dove fosse l'ufficio, non sapendo come arrivarci, e sono finita per essere in ritardo di circa un'ora il mio primo giorno!

Fortunatamente, tutto è andato molto bene. Henry, che è diventato il mio manager e mentore, mi ha incontrato ed è stato molto accogliente. Mi ha fatto fare un giro, mi ha dato una panoramica di cosa avrei fatto e mi ha presentato al team. Sono rimasto colpito dal talento delle persone con cui lavoravo ed ero ansioso di mettermi al lavoro.